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Il caso Unplanned: “Cultura è confrontare idee diverse”

Gentile direttore,

ringrazio per l’attenzione mediatica riservata al film UNPLANNED – LA STORIA VERA DI ABBY JOHNSON di cui ho curato il doppiaggio e di cui sono distributore ufficiale per l’Italia. Credo che questo film, richiesto da vari mesi da un grande numero bergamaschi, tra cui alcuni clienti del cinema Capitol, simboleggi la vera Cultura. Ovvero quel processo di apertura mentale, tanto caro al progressismo, che non bolla come “tabù” gli argomenti più scomodi, ma anzi li vuole analizzare e sviscerare perché nessun dolore o fragilità umana, soprattutto se femminile, come di qualsiasi altro individuo, possa essere inascoltata.

La proiezione del film, tratto da una storia vera, è sempre stata un’ottima occasione di ritrovo, unione e confronto per realtà anche molto differenti, che civilmente e costruttivamente hanno desiderato esprimere un loro pensiero, anche partendo da punti di vista diametralmente opposti.

Questa credo sia l’essenza della cultura, ovvero l’incontro di diverse posizioni che si arricchiscono nel dialogo. Altrimenti non è cultura, ma dittatura; non è incontro ma scontro; non è accoglienza, ma violenza. Sono sicura che i giovani siano aperti e non chiusi. Io do il benvenuto ad ognuno di loro, di ogni cultura, idea o credo, a confrontarsi insieme in un meraviglioso luogo di aggregazione quale è il cinema, pensato per unire e non dividere.

Grazie per l’attenzione. Federica Picchi

Estratto dall’articolo de Il Corriere della Sera – Bergamo 23/06/22